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Rimanda e rimanda, rimanda e rimanda ora vi tocca!
Da anni mi riproponevo di farlo, poi il tempo tiranno e le priorità in continua evoluzione non mi hanno mai dato l’occasione.
Ora il tempo c’è o per lo meno fino ad ora ce ne è stato, specialmente nei weekend con carcerazione casalinga obbligata, quindi ho agito.
I binocoli di Pentax di qualche decennio fa, quando il grandangolare era una realtà pesante ed ingombrante, hanno quell’ambratura negli oculari che rende un marcato azzurro (quasi blu) in visione facendo risultare tutto innaturale e togliendo luminosità e quindi definizione.
Sapevo che era potenzialmente rimuovibile quindi mi sono lanciato, fiducioso di non snaturare un’ottica così equilibrata e devo dire con apprezzato successo.
Fatto 30 allora ho tirato al 31 ed ho agito anche anche sull'altro Pentax fratellino
che ritengo abbia riportato un tale beneficio da compararlo con un altro pilastro del settore giapponese della Swift.
Devo dire che la differenza tra le due ottiche ora è davvero minima, con una definizione ai bordi sorprendente per le loro spinte capacità grandangolari con una immersione nell’ambiente ingrandito con poco bordo e pochissime distorsioni.
Ora è lo Swift a risultare azzurrato ed il Pentax sembra davvero guarito, con un spiccato inaspettato contrasto.
Lo Swift certo non si tocca, chiaro, ma potrebbe migliorare pure lui…eppoi BASTA virus!
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Solvente ?
Sfregamento meccanico ?
Procedimento ?
Rito WuDù ?
Insomma come hai fatto a toglierlo ?
Ciao, Rombaball
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La procedura è semplice e complessa allo stesso tempo:
• semplice perché è sufficiente eliminare il trattamento superficiale sulla prima lente (quella vicina all'occhio), ovviamente lato interno, con un cotton disk e del diluente/solvente soft, con il quale accarezzare la superficie fino all'eliminazione del deposito giallo
• complessa perché devi arrivare alle lenti smontando gli oculari dal binocolo, sfilare i gruppi ottici interni possibilmente senza mischiare le parti, senza toccarle, senza far entrare polvere, senza lasciare impronte, etc, etc, etc.
Edited by Burdie - 4/5/2020, 19:38
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Il "gold coated" (veniva denominato così dalla asahi) presente sulle versioni gold coated dei 7x35, 7x50, 8x40 era realizzato con una pellicola colorata applicata alla superfice interna della prima lente oculare (come più sopra descritto) - questa dava ua visione azzurra secondo gli intenti del costruttore per favorire la visione sulla neve in pieno sole. Effettivamente, provato ripetutamente alla raticosa innevata, il risultato è apparso ai miei occhi sorprendentemente piacevole e migliorato rispetto allo stesso modello Asahi non gold coated che veniva realizzato in tutti gli ingrandimenti sopra citati.
Da non confondere con la dominante giallina sugli oculari dei due Supreme swift 8x40 e 10x50 che appaiono un pò gialli ma che non alterano la visione (trasformata in azzurro sugli ashai) - la visione dei Supreme è particolarmente fedele ai colori della natura, restituiti corretti e giusto un pò caldi. I contrasti sono eccezionali - il giallino che si nota guardando le lenti oculari da 40/50 cm è dato dal normale trattamento anntiriflesso dell'epoca e non da pellicola applicata come negli ashai.
Se mi è concessa una considerazione personale: della serie SUPREME della Swift trovo che il 10x50 sia riuscito molto meglio dell' 8x40
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Ritengo tutti i componenti della famiglia Swift GOLD otticamente equilibrati nelle varie taglie ma con una dominanza azzurrina.
Fare un 10x50 con 8° di campo non è effettivamente da tutti, senza rovinare ai bordi e senza importanti distorsioni; ho trovato un valido concorrente che con pochi spiccioli sa dare filo da torcere al SUPREMONE pesando solo 870 gr. contro i 1100 gr. dello Swift: un Hilkinson SUTHERLAND, un'ottica ben fatta (pure lei ambrata ed azzurrinata) in un contenitore meccanicamente ridicolo...
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4 replies since 3/5/2020, 14:45 297 views
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