Passione binocoli

Posts written by stelug

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    non dubito, ed è comunque questione di gusti e scelte personali sempre rispettabilissime. io diffido sempre in po' di quello tutto ciò che ha una 'dipendenza'da una fonte di alimentazioneche può lasciarti sul più bello. tant' è che pur facendo caccia crepuscolare ho un solo cannocchiale con punto rosso, che peraltro non accendo quasi mai. il geovid è stato anche quello frutto di una comparativa maccheronica con un compagno di battute. riultato:allora preferii tenermi l'ultravid e separato il leica range master, di questo ho ancora il modello base crf 1000 senza curve balistiche ma solo con la compensazione di sito. non sbaglia un colpo e almeno o binocolo x uscire
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    sono sulla via di casa e appena avro' un attimo posterò le impressioni su Noctivid/ultravid. per quanto riguarda gli stabilizzati a caccia non sono molto difusi, in realtà mai visto uno.ritengo per il peso, per la complicazione dell'elettronica e delle pile, per una certa diffidenza da parte di chi nell'era di goretex e pile veste in fustagno e loden. ma è il bello delle tradizioni. no?
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    grazie carlo e francesco. in queste ore sono sul campo ed ho portato con me un 7x. purtroppo per il tipo di ambiente in cui caccio 7 ingrandimenti sono insufficienti. 8 è il minimo ma anche il massimo visto che ho passato la boa dei 66 e i 10 ancora li reggo. ma non so per quanto. ho anche il noctivid per gentile concessione e posterò appena possibile le mie impressioni
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    Buon giorno, leggo spesso il forum ma non sono molto attivo soprattutto perchè le mie competenze sono assai ristrette. Essendo un cacciatore di selezione uso molte ottiche e, aggiungo, osservo molto di più di quanto spari. Ora ho un dilemma sul quale vi chiedo consiglio. Meglio due dilemmi.
    Il più impellente è che ho la possibilità di scambiare il mio ultravid 8x42 plus con il noctivid di pari focale. Il passo è impegnativo oltre che economicamente affettivamente ma comunque, considerando la spesa complessiva, pagherei il noctivid al prezzo corrente. La molla che mi fa propendere per il sì è soprattutto la resa in controluce. Recentemente mi è capitato di non riuscire quasi a distinguere un animale insolitamente chiaro, biondo, in un campo di erbacce bruciate dal sole, con il tramonto in faccia. Avendo letto del contrasto e del risalto tridimensionale attribuito al noctivid, sono tentato assai. Così come anche il fatto di salire al tetto di gamma. Ps per lo stesso motivo poi non ho sparato, pur avendolo ormai inquadrato nel kahles del fucile, rischiavo un inaccettabile ferimento. Il secondo dubbio riguarda invece il binocolo di backup. Proprio "per colpa" di questo forum ho un meopro 8x32 hd. Ottica eccellente e praticamente nuova ma con un panning (credo sia questo il termine) effetto rotolamento molto accentuato. In teoria è il binocolo che userei gattonando nel fango e nella polvere, in pratica dovendo fare spesso lunghe osservazioni in campo aperto la mia pupilla si ribella al rollio orizzontale e quindi è restato a casa. Avrei pensato di sostituirlo con un porro 7x4.. anche di origine militare (tipo est europa, zeiss hensold docter?). Mi date un consiglio su entrambi i fronti?
    In 66 anni ho cumulato anche qualche altra lente, un 8x20 leitz trino tascabile, un 7x28 fujinon con reticolo militare, un leitz trino 10x40 e un jena jenoptem 7x30 (sequestrati dalle figlie e dai loro fidanzati) oltre ai lunghi e ai cannocchiali per fucile, ma ritengo che il vero strumento del cacciatore, o di chiunque sia appassionato della natura, resti il binocolo: ancor più dell'arma.
19 replies since 7/10/2012
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