-
alpini
| .
|
Junior Member
- Group
- Member
- Posts
- 47
- Status
- Offline
|
|
QUOTE Vorrei invitare i possessori di binocoli con il trattamento antiriflesso deteriorato da funghi o ossidazione a non ritenere i suddetti strumenti non più utilizzabili. Se in tali binocoli la visione è offuscata ciò è dovuto alla patina di sporco che si è formata sulle superfici di prismi e lenti e quindi anche sullo strato di antiriflesso. Lo strato o gli strati di antiriflesso sono sottilissimi(spessore misurato in nanometri) e il loro deterioramento può influire soltanto sul contrasto, abbassandolo leggermente. Inoltre, nei prismi di Porro il trattamento antiriflesso viene depositato solamente sulla ipotenusa e non sui cateti sulle cui superfici avviene la riflessione totale (nessuna perdita di luminosità) purché le suddette superfici siano perfettamente lucidate e pulite. Quindi, se le superfici di prismi e lenti non sono state danneggiate da manovre inappropriate come nel caso dell'obiettivo destro di Ferdinando, prima di dichiarare un binocolo non più idoneo perché il trattamento antiriflesso è deteriorato, bisogna pulirlo e collimarlo per bene, e sicuramente non deluderà l'utilizzatore. È un peccato che alcuni rivestimenti si deteriorino lasciando un aspetto smerigliato sul vetro. Nessuna quantità di pulizia ripristinerà la vista attraverso tale vetro; la lucidatura meccanica è necessaria per ripristinare una superficie chiara. Ho un 10x50 milli con questo problema sulla lente di campo di un oculare. Un paio di SRPI anche con prismi permanentemente nebbiosi.
Ciao Alpini
|
|
| .
|
55 replies since 3/12/2014, 12:30 3636 views
.