Da Ultravid a Noctivid

passo impegnativo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    Buon giorno, leggo spesso il forum ma non sono molto attivo soprattutto perchè le mie competenze sono assai ristrette. Essendo un cacciatore di selezione uso molte ottiche e, aggiungo, osservo molto di più di quanto spari. Ora ho un dilemma sul quale vi chiedo consiglio. Meglio due dilemmi.
    Il più impellente è che ho la possibilità di scambiare il mio ultravid 8x42 plus con il noctivid di pari focale. Il passo è impegnativo oltre che economicamente affettivamente ma comunque, considerando la spesa complessiva, pagherei il noctivid al prezzo corrente. La molla che mi fa propendere per il sì è soprattutto la resa in controluce. Recentemente mi è capitato di non riuscire quasi a distinguere un animale insolitamente chiaro, biondo, in un campo di erbacce bruciate dal sole, con il tramonto in faccia. Avendo letto del contrasto e del risalto tridimensionale attribuito al noctivid, sono tentato assai. Così come anche il fatto di salire al tetto di gamma. Ps per lo stesso motivo poi non ho sparato, pur avendolo ormai inquadrato nel kahles del fucile, rischiavo un inaccettabile ferimento. Il secondo dubbio riguarda invece il binocolo di backup. Proprio "per colpa" di questo forum ho un meopro 8x32 hd. Ottica eccellente e praticamente nuova ma con un panning (credo sia questo il termine) effetto rotolamento molto accentuato. In teoria è il binocolo che userei gattonando nel fango e nella polvere, in pratica dovendo fare spesso lunghe osservazioni in campo aperto la mia pupilla si ribella al rollio orizzontale e quindi è restato a casa. Avrei pensato di sostituirlo con un porro 7x4.. anche di origine militare (tipo est europa, zeiss hensold docter?). Mi date un consiglio su entrambi i fronti?
    In 66 anni ho cumulato anche qualche altra lente, un 8x20 leitz trino tascabile, un 7x28 fujinon con reticolo militare, un leitz trino 10x40 e un jena jenoptem 7x30 (sequestrati dalle figlie e dai loro fidanzati) oltre ai lunghi e ai cannocchiali per fucile, ma ritengo che il vero strumento del cacciatore, o di chiunque sia appassionato della natura, resti il binocolo: ancor più dell'arma.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderator
    Posts
    1,915

    Status
    Offline
    7x40-42: uno su tutti Zeiss Dialyt 7x42 B/GA T si può trovare in buone condizioni a 700 euro (in perfette condz 900)

    - tra i militari (ma hanno tutti dominanti molto ambrate che sono contrarie alla visione crepuscolare):
    - Zeiss EDF 7x40 (esiste anche marcato Docter/Carl Zeiss Jena/ Aus Jena)
    - IOR 7x40
    - Hensoldt ( zeiss grupe) 7x50 FERO D 17 questo è il corrispondente del maestoso Zeiss 7x50 BGA T ED E' L'UNICO MILITARE CON VISIONE NEUTRA, NON AMBRATA

    ECC ECC ECC
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    244
    Location
    Gualdo Tadino PG

    Status
    Offline
    Concordo con Carlo e apprezzo il pensiero verso il binocolo,non di comune accordo con la quasi totalità dei cacciatori che preferisce spendere per i cannocchiali da puntamento.
    Aggiungerei anche il Fujinon Fmt 7x50 SX2 con lo Zeiss BGAT* 7x50 dimensioni "permettendo".Un porro più maneggevole e luminoso Opticron m3 marine 8x30.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    grazie carlo e francesco. in queste ore sono sul campo ed ho portato con me un 7x. purtroppo per il tipo di ambiente in cui caccio 7 ingrandimenti sono insufficienti. 8 è il minimo ma anche il massimo visto che ho passato la boa dei 66 e i 10 ancora li reggo. ma non so per quanto. ho anche il noctivid per gentile concessione e posterò appena possibile le mie impressioni
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    465

    Status
    Offline
    Se una delle esigenze primarie è quella di discernere bene cosa si sta osservando, senza errori di lettura, penso che uno stabilizzato sia la scelta migliore.
    Poi, "de gustibus..."
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderator
    Posts
    1,915

    Status
    Offline
    Una delle caratteristiche essenziali per un binocolo "da cacciatore" è la crepuscolarità, nel senso di una eccellente trasmissione della luce.

    ciao ciao
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    465

    Status
    Offline
    Verissimo Carlo, però ricordo che in una prova "sul campo" al crepuscolo il Canon 10x42 stabilizzato risulto' il più performante nel mostrare i dettagli del target rispetto a binocoli di alta qualità (come il Canon stesso) ma di pupilla d'uscita ben più ampia. Ciò è normale in quanto l'immagine binoculare non oscilla sulla retina ma essendo pressoché ferma, la "impressiona" più intensamente e meno fugacemente.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    sono sulla via di casa e appena avro' un attimo posterò le impressioni su Noctivid/ultravid. per quanto riguarda gli stabilizzati a caccia non sono molto difusi, in realtà mai visto uno.ritengo per il peso, per la complicazione dell'elettronica e delle pile, per una certa diffidenza da parte di chi nell'era di goretex e pile veste in fustagno e loden. ma è il bello delle tradizioni. no?
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    244
    Location
    Gualdo Tadino PG

    Status
    Offline
    L'elettronica è sempre piu' diffusa..provai il Leica Geovid Hd b 8x42 pieno di tasti,tastini con tanto di micro sd interna con programma balistico.Penso che al Canon 10x42 non manchi nulla dal discernimento del dettaglio per riconoscere il capo della classe di età giusta e gestione del controluce da Porro II.. Una visione binoculare stabilizzata di questa qualita' può fare a meno dello Spektive compatto da zaino tipo Swar CTC 85/75 o Meopta 30x75.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderator
    Posts
    1,915

    Status
    Offline
    Oltretutto il Canon 10x42 monta, rispetto agli altri canon stabilizzati, lenti e prismi a bassa dispersione che corrispondono ai più noti ED nei binocoli.

    Ottiche che trasmettono la luce molto bene e con la stabilizzazione, come dice Ottaviano, ti permettono di cogliere particolari che altrimenti non saresti in grado di cogliere.

    Per tranquillizzare STELUG tutti i Canon stabilizzati sono leggerissimi.

    ciao ciao
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    non dubito, ed è comunque questione di gusti e scelte personali sempre rispettabilissime. io diffido sempre in po' di quello tutto ciò che ha una 'dipendenza'da una fonte di alimentazioneche può lasciarti sul più bello. tant' è che pur facendo caccia crepuscolare ho un solo cannocchiale con punto rosso, che peraltro non accendo quasi mai. il geovid è stato anche quello frutto di una comparativa maccheronica con un compagno di battute. riultato:allora preferii tenermi l'ultravid e separato il leica range master, di questo ho ancora il modello base crf 1000 senza curve balistiche ma solo con la compensazione di sito. non sbaglia un colpo e almeno o binocolo x uscire
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    Scusate, ho risposto da telefonino in autostrada e mi rendo conto di aver pasticciato un po'. Intendevo dire che se si guasta il telemetro mi resta almeno il binocolo finchè non riparo o lo ricompro il primo. Il punto è proprio questo, fra sveglie antelucane, ore di auto, arrivi a tentoni alle poste o sulle altane che ancora è buio, traino della preda su per scarpate e rocce se è andata bene, rientro a notte fatta una giornata una giornata in selezione è sempre un bello stress per noi e per l'attrezzatura , per questo almeno per me, è meglio eliminare più incognite, e fattori di rischio, possibili..
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    465

    Status
    Offline
    Indipendentemente dal fatto che uno stabilizzato senza batterie o senza elettronica funziona esattamente come un binocolo non stabilizzato e che il mio primo Canon stabilizzato funziona da 15 anni, credo che un cacciatore con uno stabilizzato sarebbe guardato dagli altri come un eretico al tempo della "santa" Inquisizione.
    Quindi parlare di discernimento e lettura dei dettagli diventa del tutto secondario. "Unicuique suum"...
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    Quanto alla prova del noctivid non ho la pretesa di offrire una valutazione comptente, non sarei in grado, ma condivido le mie semplici impressioni dopo ore di uso sul campo. Dunque la prima reazione quando l'ho tirato fuori dalla custodia a pettorina con spallacci con la quale avevo sostituito l' astuccio originale, carino ma assai poco protettivo, è stata: "ma chi me lo fa fare"?
    Sarebbe assurdo attribuire la sensazione di maggiore instabilità e minor maneggevolezza a circa un cm di lunghezza e 60 grammi di peso in più (queste su carta le differenze con l'ultravid ) ma è proprio quello che ho provato.
    Sbinocolando a mano libera (una mano, pochè l'altra reggeva treppiedi, sgabello, e tutto quanto non entra nello zaino)ho notato poi una bella sfocatura da tremolio...muscolare. E probabilmente era così perchè erano venuti meno i cinematismi acquisiti con l'abitudine all' uso dell' ultravid. Inoltre, tardo pomeriggio con cielo coperto, ma ancora assai luminoso, sulle prime ho sofferto di una sorta di abbaglio. Per abitudine quando sparo porto occhiali a goccia fotocromatici perchè capita, e mi è capitato, che fra vampata, spostamento d'aria, vento contrario (benedetto!) negli occhi finisca di tutto. Le lenti tolgono qualcosa ma offrono uno scudo fisico importante, pertanto finchè la vista me lo pernette, cerco di tenerle su. Ieri non le avevo e le ho rimpiante perchè specie al tramonto con luce orizzontale facevo veramente fatica a tenere gli occhi aperti negli oculari. Insomma la prima impressione che ho avuto è stata quella che non avrei guadagnato un granchè visto che l'ultravid era comunque uno strumento più che efficace e adatto ai miei scopi. Debbo dire che tutto è cambiato quando il buio è calato su un cielo ancora interamente coperto. Anche con la poca luce residua i particolari nei campi, indistinguibili ad occhio nudo, risaltavano come stagliati dallo sfondo. Per dirla in una parola il noctivid sembrava essersi "acceso". Ora per quanto sprovveduto in materia so bene che il mio occhio di ulltra 65enne non potrà mai sfruttare appieno neppure una pupilla di uscita da 5 e che la luminosità di un' ottica è data in primo luogo dal rapporto fra diametro della lente frontale e il numero di ingrandimenti, quindi su carta due 8x42 con lenti e prismi della stessa qualità, dovrebbero rendere al buio allo stesso, modo ma a meno di un caso di plateale autosuggestione ritengo con con questo modello gli ingegneri e i fisici della Leica si siano inventati qualcosa di nuovo. Conclusione: me lo tengo.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    20

    Status
    Offline
    confesso di non aver mai guardato in uno stabilizzato. Per quanto riguarda il lungo è sempre con me in auto. Ma dietro me lo porto solo in situazioni particolari. é uno strumento indispensabile per chi pratica caccia sulle Alpi dove per arrivare a tiro di un animale che dista magari poche centinaia di metri si devono affrontare dislivelli assurdi, col risultato di scoprire poi magari che non è un animale prelevabile. In italia centrale, fra i 200 e i 900 metri di altitudine, si usa per i censimenti, se si cerca un capo particolare o in certi periodi , ma in genere serve di più il binocolo senza troppi ingrandimenti (8x è l'ideale a detta di tutti) che permette di osservare comportamenti e atteggiamenti che forniscono un indizio dell'età, per esempio, spesso più affidabile dei particolari fisici. Inoltre a meno di non trascinarsi dietro un tubo di stufa il lungo si oscura assai presto.
     
    Top
    .
20 replies since 12/9/2018, 09:41   468 views
  Share  
.