Passione binocoli

Posts written by Lupo Grigio Vero

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    Ma che bella recensione! Scritta così bene, scorrevole, curata, gradevole da leggersi.
    Completa e pur chiaramente frutto di competenza ottica sofisticata e di solide origini ben sedimentate e ben fondate nel tempo.
    Un piacere, leggerti.
    Un contributo chiaro, per nulla professorale eppure impeccabile ed esaustivo.
    Avercene, di tester a questo livello!
    Grazie.
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    Tante altre cose meritevoli di studio ed attenzione, ma niente di "ottico".
    Molto interessanti, invece, le torrette per la manutenzione dei periscopi, all'Officina Ottica dell'Arsenale di Taranto, vicino agli ormeggi dei sommergibili.
    Anche lì, tecnologie e competenze di altissimo livello, sia in campo ottico puro, che in optoelettronica.
    Sorprende la dimensione di un periscopio attuale, a vederlo smontato dalla sua sede naturale: una "bestia" di massa ed altezza che non ci si attenderebbe.
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    Mi dicono che ci sono problemi di visualizzazione delle immagini: ci riprovo.

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    Grande sorpresa ed emozione nel trovare, alcuni giorni fa, un "pezzo" di grandissimo valore storico, appartenuto al CF sommergibilista Comandante Carlo Fecia di Cossato.
    Conservato, tra altri importantissimi reperti, cimeli e memorabilia, in una piccola esposizione presso la palazzina Comando della Base Sommergibili in Arsenale a Taranto.
    Mi è stato dato il permesso di prendere in mano il reperto, di osservarlo e scattare qualche foto, per pochi minuti.
    Si tratta di un Binoctar, 7x50.
    Il binocolo si presenta in condizioni molto buone, così anche il suo fodero originale.
    All'interno del coperchio del fodero, è applicata una targhetta metallica incisa, con la dedica a Fecia di Cossato, da parte dei suoi commilitoni della "Base Atlantica" BETASOM, a Bordeaux.
    Nella vetrina, anche la motivazione della Medaglia d'oro a lui conferita, la lettera con cui l'erede lo ha donato per la conservazione museale e copia dell'ultima lettera da lui inviata alla madre.
    Le poche foto che ho potuto scattare non sono di grande qualità purtroppo (telefonino ed illuminazione non ottimale), ma spero rendano una buona idea del prezioso reperto.

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    Sono andato a vedere sul sito binomania e non riuscivo a trovare il riferimento, neppure con la funzione "cerca".
    Poi ho scoperto che si tratta di un gruppo facebook (non avendo mai ceduto alle lusinghe di fb, mai usato, forse a me non giungono neppure certe opzioni ...).
    Ho fatto qualche ulteriore ricerca, e vedo che quel gruppo ha cambiato nome per 14 (dicansi quattordici) volte: mi pare evidente che qualcuno ha delle crisi di identità.
    Io non mi preoccuperei, tra un po', ricambiano:
    (copio ed incollo)

    Nome modificato in: PASSIONE BINOCOLI E CANNOCCHIALI
    6 set 2023

    Nome modificato in: PASSIONE BINOCOLI
    8 ago 2023

    Nome modificato in: BINOMANIA COMMUNITY - DISCUSSIONI SU BINOCOLI E SPOTTING SCOPES
    30 mag 2023

    Nome modificato in: BINOMANIA COMMUNITY - DISCUSSIONI SU BINOCOLI E TELESCOPI
    11 gen 2023

    Nome modificato in: BINOCOLI, SPOTTING SCOPE E TELESCOPI ASTRONOMICI
    20 ott 2022

    Nome modificato in: BINOCOLI, TELESCOPI, CANNOCCHIALI DA TIRO
    12 set 2022

    Nome modificato in: BINOCOLI, TELESCOPI TERRESTRI E ASTRONOMICI - Binomania.it
    19 lug 2022

    Nome modificato in: BINOCOLI, TELESCOPI TERRESTRI E ASTRONOMICI - RECENSIONI E CONSIGLI
    28 mar 2022

    Nome modificato in: BINOCOLI E OTTICHE SPORTIVE - RECENSIONI E OPINIONI
    4 gen 2022

    Nome modificato in: Binocoli & telescopi - Il mondo di Binomania.it
    1 dic 2021

    Nome modificato in: Binocoli & telescopi. Il gruppo di Binomania.it
    1 dic 2021

    Nome modificato in: Binocoli & telescopi. Il gruppo dei lettori di Binomania
    5 set 2021

    Nome modificato in: Binocoli & telescopi - nuovi e usati. Il gruppo di Binomania.it
    3 lug 2021

    Nome modificato in: Binocoli & telescopi. Il gruppo di Binomania.it
    15 apr 2021

    Il gruppo PASSIONE BINOCOLI è stato creato
    22 ago 2017
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    Ho cercato anch'io ed ho trovato:
    - CORDAR è un marchio registrato da Taiyo Trading Co.
    - si tratta di un'azienda giapponese (non cinese)
    - sede in un'area centrale e prestigiosa di Tokyo (Chiyoda Ku), fino agli anni '80
    - attivo nel comparto ottico dalla fine anni '50 fino ad almeno alla fine anni '70
    - ho rintracciato almeno i seguenti prodotti: 7x50, 8x40, 8x30, 10x50
    - tutte quelle che ho rintracciato sono ottiche CF (Central Focusing)

    Apparentemente, dunque, uno dei tanti prodotti ottici giapponesi di quel periodo, venduti con marchi diversi, onesti, solidi, con le prestazioni ottiche standardizzate per quegli anni, sulla scia dei marchi leaders (come Nippon Kogaku, poi diventata Nikon), a prezzo contenuto, per invadere il fiorente mercato civile outdoor americano. Assemblato e confezionato con cura, si direbbe.

    Ecco un esempio:

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    CITAZIONE (mario @ 2/7/2023, 16:29) 
    SALVE.POSSIEDO UN BINOCOLO ASTRAMAR IDENTICO A QUELLO PUBBLICATO SU QUESTO FORUM NEL 2016.QUALCANO POTREBBE
    CORTESEMENTE INDICARMI IL VALORE ATTUALE?GRAZIE MARIO

    Una forbice di prezzo ragionevole non può che dipendere dalle condizioni, dallo stato attuale, dalla completezza degli accessori in dotazione: penso che saperne un po' di più, del suo esemplare, sia indispensabile.
    Perché non inserisce un po' di fotografie che consentano di capire meglio lo stato di conservazione dello strumento?
    In ogni caso, vedere qualche buona immagine di quello strumento è la base indispensabile per rispondere al suo quesito.
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    Accidenti, Daniele: non sapevo che anche tu fossi stato colpito così duramente dall'inondazione.
    Colpa mia: non avevo collegato ciò che sapevo della tua residenza (e si che ero pure venuto a trovarti, tempo fa) con il casino di quei due giorni di piogge pazzesche.
    Perdonami.
    A casa mia ce la siamo cavata grazie a due pompe molto potenti che ci hanno salvato garage, cantine e macchina ascensore (in caso di black-out, ci siamo fatti installare pure un sistema di alimentazione di emergenza con generatore portatile: nella palazzina c'è un amico che ne ha uno e presto me ne doterò anch'io, vista la piega che prendono le cose).

    Puoi farmi sapere se e come posso anch'io dare una mano?
    Possiedo anche un frigorifero due porte praticamente nuovo, con meno di un anno di vita, che posso volentieri mettere a disposizione di chi ne ha più bisogno: sono disposto a venire a portarlo di persona, se serve, dove ed a chi mi dirai tu.
    Personalmente, tu che danni hai subito?
    Dacci qualche informazione di dettaglio: magari c'è chi può fornire cose che non usa e restano lì, in cantine o garage, mentre potrebbero risolvere qualche situazione difficile subito.
    Se serve, io ci sono.
    Paolo (393 32 66 444)
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    Salve a tutti.
    Sto per mettere sul mercato il mio Marocto su eBay.
    Prima che possa salpare verso altri lidi, preferirei, ovviamente, che restasse nell'ambito del gruppo degli amici/appassionati del forum.
    L'esemplare è ben descritto qui:

    https://binocoli.forumfree.it/?t=78799072

    Non credo sia mai apparso, negli anni trascorsi, altro esemplare in condizioni così integre e con dotazioni paragonabili.
    Come sapete, è passato per le sapienti mani di Ottaviano, che lo ha curato e revisionato con la maestria che tutti ben gli conosciamo.
    Si tratta di uno strumento in condizioni incredibilmente buone, per l'età che ha (a quanto mi dice Ottaviano, 80 anni).
    Sarebbe un peccato che si perdesse chissà dove, ma credo sia giunta l'ora che altri ne godano il possesso e l'uso.
    Nuovi acquisti mi spingono al passo ...
    La mia piccola collezione si evolve e si aggiorna.
    La richiesta economica che propongo qui è di Euro 790,00 più spese spedizione o consegna: mi sembra appropriata per le condizioni sorprendenti dello strumento, la qualità intrinseca e per la completezza delle dotazioni (alcune, rifatte ex-novo appositamente).
    (Sulla baia la richiesta sarà maggiore).
    A disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.
    Grazie.
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    CITAZIONE (RossiCarlo @ 24/6/2022, 13:02) 
    Ernesto, casualmente sono inciampato in questa bella discussione e ho riletto le tue considerazioni sul PIF pentax/katsuma - ebbene ti informo che ho deciso a malincuore di mettere in vendita alcuni per me preziosi binocoli (per totale inutilizzo) TRA I QUALI IL 10X50 PIF-pentax - se interessato contattami. Sarà un piacere riservarti condizioni particolarmente favorevoli - un caro saluto dalle lande emiliane........

    Leggere che Carlo mette in vendita alcuni dei suoi binocoli "per totale inutilizzo", considerata la vastità e la qualità del parco strumenti del nostro indiscusso "magister", nonché la sua finissima ed amplissima competenza, sulla cui base ha costruito con passione rimarchevole una collezione che non so se abbia pari altrove dal punto di vista filologico, è notizia veramente sensibile per qualsiasi appassionato.
    Posso chiederti, Carlo, nell'interesse di tutti, la pubblicazione di un elenco della lista degli strumenti che vengono posti in cessione, con una pur minima indicazione sullo stato di ciascuno? (Dal punto di vista operativo sono certo che tutti sono più che a posto e godibili, altrimenti Carlo, da esigentissimo e competentissimo appassionato qual'è certamente avrebbe provveduto alla manutenzione dovuta, ma magari la storia di utilizzo di questo o quello strumento qualche segno d'uso lo ha lasciato sulle "pelle"...).

    Semmai ne avrai voglia e tempo, magari, sarebbe anche splendido leggere l'elenco degli strumenti che fanno parte della collezione: sarebbe un regalo prezioso per tutti e darebbe una chiara misura della tua vastissima esperienza e competenza.
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    Complimenti per il lavoro!
    Se vuole darmi una sua e-mail, le invierò via WT una serie di foto di due Astramar che ho avuto il piacere di vedere e provare. Uno dei due in condizioni incredibili, per l'età, e che è poi finito tra le mani di un caro amico. Alcuni particolari, anche per i supporti, mi pare che mostrino caratteristiche interessanti per completare il già ottimo quadro che lei aveva inserito nel catalogo enciclopedico che ha prodotto.
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    Mi sembra circa 200-250 euro.
    Dovrei andare a ritrovare la fattura, ma l'ordine di idee è quello.
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    Verso ottobre dello scorso anno, passando per caso da uno yacht-chandler sempre piuttosto ben fornito, mi capitò di intravedere, da una vetrina, in alto, su uno scaffale all'interno del negozio, una scatola marcata "Zeiss Classic". Entrai e così scoprii che si trattava di un esemplare nuovo, mai venduto (per via del suo ben noto costo elevato, temo) del classico dei classici dei binocoli marini di Zeiss, ultima versione, quella in gomma grigia, e con bussola. La polvere sulla scatola denunciava tutto il tempo che quell'oggetto aveva trascorso lassù, dimenticato su quello scaffale male illuminato. Portato agli occhi il binocolo, mi accorsi subito che la bussola si muoveva male, a scatti. Per il resto, a parte il velo di sporcizia, era evidente che lo strumento era stato preso in mano solo qualche volta (chissà quanto tempo prima) ma poi i potenziali compratori avevano optato per altre alternative meno costose: il negozio aveva ampia varietà di binocoli marini (in mezzo a mille altre dotazioni da barca), come Fujinon, Tasco, Steiner, Nikon, cineserie varie sia di buon livello che "andanti", ecc...
    Visto il difetto, mi misi in contatto con l'importatore e chiesi se la casa madre poteva garantire la rimessa a nuovo anche della bussola, evidentemente difettosa, forse a causa del lungo tempo trascorso immobile nella stessa identica posizione. Con uno scambio di email ed il numero di matricola, mi fu assicurato che quel binocolo apparteneva all'ultima serie prodotta e che Zeiss aveva ancora i ricambi necessari.
    Confortato dalle assicurazioni, feci l'acquisto e neppure ritirai lo strumento, che a cura del negozio fu inviato presso l'importatore e da lì in Germania, alla Zeiss Sport Optics GmbH, a Wetzlar.
    Speravo che l'intervento potesse passare "in garanzia", dato che il binocolo non era mai stato venduto prima, ma la cosa non fu accettata.
    Ci hanno messo oltre tre mesi, ma alla fine questo Classic Marine 7x50 GA T* è tornato indietro, perfetto, scintillante, con tutta la sua dotazione (tracolla neoprene galleggiante, buffetteria varia, una seconda tracolla che avevo chiesto io, più "leggera" e piccola, per l'uso normale) ed anche la lettera che conferma tutti i lavori effettuati ed il biglietto da visita del Sig. R. Schmidt, che è il tecnico che ha effettuato l'intervento.
    Il tutto ha avuto un costo (neppure eccessivo, considerate spedizioni ed i lavori fatti) che comunque, a mio avviso, il binocolo meritava di certo, visto che ora è probabilmente l'ultimo della sua progenie ancora nuovo (anzi, dovrei dire "meglio che nuovo", visti i ricontrolli, la pulizia generale, la nuova messa a punto fatta da Herr Schmidt) all'alba di questo 2022.
    Un colpo di fortuna. Lo stesso negoziante non ricordava di avere ancora quello strumento seminascosto e dimenticato lassù.
    Ora la bussola si muove fluida e precisa. Che dire della visione? Sono state scritte pagine e pagine su questo binocolo, sulla storia in sequenza dei suoi progenitori, sull'evoluzione dei trattamenti, ecc... La costruzione è da carro armato (tedesco). Il peso, pure. Non ho provato a montare la tracolla "professional" (quella galleggiante) e mi sono limitato a tenere quella nuova più leggera, sempre marcata "Zeiss", comunque.
    Ho richiuso il tutto nella sua confezione originale (avrò cura, però, di fargli cambiare posizione, di tanto in tanto, per evitare che si ripeta il problema della bussola...).
    Ne esisterà ancora qualche esemplare nascosto su altri scaffali, mai venduto prima? Chissà...

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    ... è la sera degli Zeiss Classic, questa...

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    Penso alla ineguagliabile soddisfazione di osservare con uno strumento (veramente) partorito solo ed unicamente dalla propria geniale inventiva.
    Capacità di intravedere una soluzione così elegante e minimalista.
    Competenza ed abilità per realizzarla.
    Cura del dettaglio e perfezione in ogni accoppiamento, con materiali (legno) che sembrerebbero all'estremo opposto della necessità specifica.
    Devo dire che non ho capito bene la questione dei due cilindri rotanti con le sedi degli specchi (per il percorso ottico di raddrizzamento immagine), ma proverò a guardare meglio.

    Comunque, veramente da applausi!
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    Carissimi, vi riferisco dell’ennesima missione di revisione e manutenzione sopraffina compiuta con la ben nota maestria e cura da Ottaviano.
    Se non lo faccio io, lui che è ritroso e del tutto incapace di autocelebrazione, lascerebbe che anche questo intervento restasse nell’ombra. Ed invece devo assolutamente condividere con voi il giusto riconoscimento che va tributato al nostro "magister".
    Ad inizio estate ho comprato un LEITZ WETZLAR 8x60 MAROCTO.
    Era da un bel po’ che ne cercavo uno che fosse in condizioni generali abbastanza buone.
    Sapete della mia predilezione per gli IF e quindi avevo già osservato con due o tre MAROCTIT, che mi avevano molto colpito, ma non riuscivo a trovare la versione con correzione diottrica singola (che, se posso, scelgo sempre, anche per la ridotta quantità di interscambio di aria con l’esterno quando si focheggia, effetto stantuffo dei CF, cosa che per chi osserva in mare o comunque vicino al mare è un bel problema, alla lunga, ma anche se ci si trova in ambiente ad umidità rilevante).
    Trovato l’esemplare che volevo, ho “prenotato” il necessario tagliando da Ottaviano.
    Nel frattempo, dato che lo strumento si presenta già molto bene di suo ed ha una custodia dalle condizioni sorprendenti per l’età (a meno del rivestimento delle mollette del labello di chiusura, cosa del tutto trascurabile, e di una lesione del velluto rosso all’interno), sono riuscito a scovare anche un cinghiolino della giusta lunghezza per il binocolo (da collo) in bella pelle nera dal sapore un po' vissuto, ed addirittura un copri oculari in cuoio nero (replica, non originale, ma comunque piuttosto ben fatto) con incisioni che riportano al periodo bellico.
    Per finire ho fatto realizzare la tracolla del fodero (che mancava) in pelle dello stesso colore identico del fodero stesso (sellaio bravissimo a trovare il colore esatto) ed ho curato la manutenzione con vasellina delle due protezioni anulari originali in gomma (già abbastanza ben messe) degli obiettivi.
    Il risultato generale, ed anche nei particolari, lo trovate nelle foto allegate. Credo sia uno dei più bei Marocto in circolazione.
    Ottaviano ritiene, in base alla matricola, che questo esemplare debba essere datato in periodo bellico: se così è, la conservazione deve essere stata pressoché perfetta ed a prova di aria e polvere (si va verso gli 80 anni di età!). Non è uno strumento militare (le incisioni sono quelle del mercato civile), ma è comunque veramente splendido.
    Lo strumento era già stato aperto in precedenza, mi riferisce Ottaviano, e le lenti degli obiettivi, soprattutto, mostrano dei leggeri graffi dal lato interno, ininfluenti nella visione, ma osservabili con luce orientata opportunamente.
    Ottaviano mi ha restituito lo strumento qualche settimana fa, pulito e precisamente collimato, con la cura, l’esperienza e la più che rara competenza che ormai tutti gli conosciamo.
    Che risorsa decisiva, insostituibile, amichevole e gentilissima abbiamo la fortuna di poter chiamare e sfruttare, quando ci serve.
    Il mio debito di riconoscenza con Ottaviano è ampio e non colmabile. Ho fatto in passato del mio meglio, cedendogli un Prostar nuovo a condizioni irripetibili.
    Ma veniamo alle osservazioni.
    Il confronto con i miei migliori 7x50 rivela un livello generale elevatissimo dell’ottica, pur tenuto conto del tempo trascorso dal progetto iniziale, dei trattamenti allora disponibili a confronto con ciò che è stato inserito in produzione successivamente anche in LEITZ, ma la vera sorpresa si rivela nell’osservazione notturna: lì si scopre un mondo inatteso e decisamente al vertice.
    Sapevo già che per rendersi conto delle prestazioni di un'ottica del genere, l'osservazione in luce diurna non consente di "capire" come si deve: bisogna per forza metterci gli occhi al crepuscolo e di notte, altrimenti ci si perde la parte migliore.
    Quell’ingrandimento in più, rispetto ai tradizionali 7x50 marini, pur mantenendo la pupilla di uscita oltre le mie attuali capacità di visus notturno (purtroppo), è il primo aspetto che sorprende, perché offre un vantaggio che pare ben superiore al solo ingrandimento aggiuntivo.
    Secondo aspetto sorprendente è la percezione di un campo visivo maggiore rispetto al dato geometrico puro.
    Terzo aspetto notevolissimo è il campo corretto fino ad un limite dal bordo più che ottimale: quando si osserva con impugnatura manuale, tutto ciò che appare nel campo è ben dettagliato e l’istintivo movimento alla ricerca del dettaglio laterale porta ad una visione fluida e continua, senza “emersione” di definizioni migliori dal bordo al centro.
    Come detto, la vera sorpresa sta nell’osservazione crepuscolare e notturna: lì il LEITZ si pone al pari del Prostar, col vantaggio, però, di quel benedetto ingrandimento aggiuntivo.
    Trasparenza sublime, dettaglio finissimo anche in quelle condizioni difficili, buonissima cura nel trattamento interno dei percorsi ottici (no riflessi), sorgenti di luce puntiformi e senza aloni, stabilità eccellente dell’impugnatura e baricentro perfettamente centrabile sul fulcro di rotazione dei polsi. Ne deriva una osservazione mai stancante, stabilissima, adatta a sedute prolungate (cosa che con strumenti moderni anche di gran nome, non sempre ci viene offerta o si può dare per scontata.
    I colori sono LEITZ, e sono quelli che a me piacciono di più, naturali, senza forzature, veri: il bianco LEITZ è, per me, insuperabile,
    La messa fuoco è facile e tutti i movimenti meccanici sono ora fluidi e senza ombra di impuntature (grazie anche di questo, Ottaviano: revisione meccanica perfetta!).
    Non porto più occhiali di nessun genere (l’invecchiamento mi ha consentito di recuperare una miopia che mi portavo dietro dall’adolescenza), ma comunque l’estrazione pupillare è ampia e comodissima e sono certo che Ottaviano o altri fortunati possessori dell’8x60 hanno misurato il valore effettivo e vi rimando quindi a loro, per il dato geometrico (ma, assicuro, l'EP non è un problema).
    Non mi resta che trovare modo di fare una comparativa tra il mio ed un altro LEITZ 8x60 (MAROCTO o MAROCTIT non importa) post 1954, per vedere che influenza ha avuto l’introduzione del lantanio e le novità in tema di antiriflesso apportate successivamente.
    Allego un po’ di foto.
    La prossima mossa sarà un confronto crepuscolare e notturno con il NIKON 10x70 6,5°, che (peso ed ingombro a parte) potrebbe rivelarsi un competitor interessante: ma rispetto ai 7x50 (campo a parte) il LEITZ "bastona duro".
    Dato il pregio, il valore e la rarità dell'esemplare, non mi fiderò a portarlo in mare perché i rischi sarebbero troppo forti, ma l'apprezzamento della qualità intrinseca dell'ottica emerge in tutta evidenza anche da terra.

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    Edited by Lupo Grigio Vero - 10/11/2021, 21:28
74 replies since 26/10/2014
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