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Qualche mese fa venni contattato telefonicamente da un appassionato, che mi chiese la disponibilità per un intervento di pulizia su di un binocolo San Giorgio Astramar. Non ricordando tutti i nomi dei vari modelli prodotti dall’illustre marchio genovese, di primo acchito fui possibilista, pensando si trattasse di un comune binocolo “da collo”, ma quando il proprietario me lo descrisse nei dettagli, mi si accese subito l’immagine che avevo archiviato e dimenticato nei cassetti della memoria. Realizzando quindi che si trattava di un rarissimo e pregiato pezzo, conscio dei miei limiti, declinai la richiesta del gentile signore, indirizzandolo alle capaci mani dell’amico Luca Mazzoleni. Fidandosi del mio consiglio, pochi giorni dopo il fortunato proprietario recapitò di persona a Luca la cassa con lo straordinario oggetto.
Eccovi la galleria di immagini particolareggiate della sequenza di restauro.
vista del binocolo restaurato
Il trattamento antiriflesso sugli obbiettivi
Gli splendidi oculari revolver da 12 x 20 x 40 x
Particolare della forcella prima e dopo il restauro
La targhetta identificativa del binocolo
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Cassa dei prismi aperta, notate il grosso porro tipo 2 e le corone dentate che vincolano al sincronismo il movimento angolare della regolazione interpupillare dei grossi portaoculari a revolver
Particolare di un oculare
Tutti e 6 gli oculari sono stati disassemblati per la pulizia, poi rimontati. Un lavoro certosino...
Anche la cassa è stata oggetto di un paziente lavoro di maquillage
Viteria ed accessori vari
Dettagli del pregevole treppiede
Notare la ricercatezza costruttiva dei piedini
Ed infine a conclusione del servizio.........il "Faraone" nel suo sarcofago!
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Confermo e sottolineo le incredibili capacità dell'amico Luca Mazzoleni. Queste spaziano dall'ottica pura alle mille sfaccettature tecniche del restauro.
Un bagaglio di conoscenze impressionante dovuto all'esperienza "sul campo" e alla sua mente aperta all'impossibile.
Ma la più grande capacità di Luca è la sua indomabile caratteristica di non fermarsi mai di fronte all'ignoto. Personalmente posso testimoniare il salvataggio (dalla discarica) di almeno quattro ottiche militari compromesse sia sul piano ottico che su quello meccanico.
LUCA MAZZOLENI: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Edited by RossiCarlo - 16/8/2016, 06:00. -
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Bellissimo Strumento e Bellissimo Lavoro! . -
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Sarebbe interessante reperire informazioni sulla genesi di questo importante binocolone italiano, dove sono evidenti le influenze tedesche (oculari revolver) e giapponesi (cassa dei prismi monoblocco)
Chi ne sa di più? Coraggio fatevi avanti!. -
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Il Doppelfernrohr o Bino-Trioculare Modello Astramar fu prodotto, a partire dal 1936 circa dalla San Giorgio di Genova, su progetto Zeiss.
Si tratta di un binocolo ad alta luminosità con doppietti acromatici 80 mm e oculari 12-20-40x installati su torrette ruotanti.
Stimo che la sua produzione possa aver avuto inizio a partire dal 1936 circa per essere destinato a bordo delle Navi della Regia Marina.
Le eccezionali lenti oculari e obiettive, nel modello "bellico", erano originariamente dotate di trattamento antiriflesso e apportavano all'operatore un immagine estremamente nitida, definita e luminosa in qualsiasi condizione di luce.
Fu una produzione estremamente limitata tanto che l'Ammiraglio Inigo Campioni, Comandante della Squadra Navale nella battaglia di Punta Stilo avvenuta nel Luglio del 1940, lamentò che la scarsità di tali binocoli aveva limitato l'efficienza operativa delle sue navi e ne suggerì l'adozione almeno per le unità con a bordo il Comandante di Squadra.
Questo Doppelfernrohr fu considerato il modello di punta, ed uno dei gioielli più preziosi dell'industria ottico-meccanica italiana di quell'epoca.
Ritengo, dopo ovvie ragioni storiche e attenti studi, che la produzione del modello Astramar terminò nel 1943.
Su questi esemplari ovviamente, sulla parte superiore all'altezza della cassa monoblocco dei prismi, era presente incisa la scritta "R. Marina Italiana".
Si riscontrano altresì modelli con la scritta "Marina Militare" ma ritengo essere modelli superstiti ricondizionati e riutilizzati dalla Marina Militare a partire dal subito dopoguerra in quanto escludo totalmente che la San Giorgio possa aver iniziato nuovamente la produzione di questo modello anche a fronte delle pesantissime restrizioni imposte dagli alleati (trattati di Parigi del 1947) in materia di armi, armamenti e strumentazione ottico e meccanica destinata ad uso militare: Basti pensare infatti che il primo Sommergibile, che l'Italia potè produrre dopo la fine della 2 Guerra Mondiale, fu l' "S 506" (Enrico Toti) impostato nel 1965.
Ciò che è certo è che a partire dal 1954 questi binocoli furono "ricondizionati" per essere destinati al mercato civile e furono dotati di un' apposita bascula (priva come nell'originale bellica della scala graduata) e relativo cavalletto (anche se molto simile alla versione bellica).
E' verosimile il sospetto che questo Binocolo abbia condiviso la stessa sorte che investì il "gemello" BIMAR prodotto dalla Ducati anch'esso destinato al mercato civile.
Edited by historicacollectibles - 16/8/2016, 09:24Attached Image. -
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Molte delle informazioni espresse mi mancavano. Grazie Historicacollectibles per la puntuale risposta che soddisfa e completa pienamente il nostro "bagaglio Sangiorgio".
carlo. -
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Se non ci fosse Historicacollectibles bisognerebbe inventarlo! Grazie . -
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Un tuffo sullo strumento e la storia, cosa chiedere di più . -
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Ecco un' ulteriore Foto dove è visibile la più gettonata e "bellica" versione Deck Mounted...
Per rendere al meglio l'idea di questa rarissima versione di "attacco" o "innesto" si può osservare questo mio Link:
http://www.historicacollectibles.com/it/bi...rina-circa-1938
(Vedere le ultime 6 foto originali d'epoca)Attached Image. -
andrea vagni.
User deleted
quando vengono in osservatorio dei visitatori mi chiedono di poter vedere il "potente cannocchiale sotto la cupola"...
rispondo loro che il "cannocchiale" non è altro che UNA canna con l'aggiunta di DUE lenti di occhiali ... da cui la parola CANNOCCHIALE.
Sbagliano, questo è vero, ma secondo me fanno un errore linguistico meno grave dei tecnici della San Giorgio
Mi colpisce il fatto che sul basamento di un BInOCOLO vi sia scritto "SOSTEGNO PER CANNOCCHIALE"...
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Complimenti ad Andrea per l'acuto spirito osservativo, ci sarà una spiegazione? . -
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Salve
è possibile sapere, per favore, quante settimane o mesi ci sono voluti per restaurarlo?
Grazie
Alieno1. -
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FORSE SI TRATTA DI UNA TARGHETTA DESTINATA AL TRIPODE DI UN CANNOCCHIALE ERRONEAMENTE APPLIACATA AL SOSTEGNO DEL BINOCOLO - MA E' UNA IPOTESI ( E NEANCHE TANTO REALISTICA)
ciao ciao. -
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Ho da poco acquistato un Astramar , credo nella versione bellica . Ci sono delle quotazioni di massima per questo prodotto?
Edited by Diego Ferrara - 21/7/2017, 11:43.