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Per il momento solo un paio di foto del mio pezzo e un link (dove comunque si tovano anche le mie impressioni nelle note a piè pagina).
Con l'occasione un sentito grazie al Sig. Balestrieri per il suo lavoro e la grande passione su questo grande Marchio nazionale.
Di seguito integrerò in maniera più approfondita. Buon fine settimana a tutti.
http://uranialigustica.altervista.org/stru...io_binocoli.htm
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Born to… Zeiss.
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Che bello.... . -
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Si, davvero. Oltrechè bello è super prestazionale. Una caratteristica poi di questo progetto in trasmissione è: il Bianco.
Il bianco del Mega è il bianco assoluto, tipo Marmo di Carrara (Ottaviano, avendo provato questo pezzo non può che confermare). Anche rispetto ai Leitz il Mega fornisce un bianco perfetto. Al centro poi, in termini di nitidezza e contrasto, lo abbiamo congiuntamente soprannominato "il fucile".
Come scritto nell'impressioni d'uso, la timbrica globale, anzi la resa globale, lo fanno apparire come un progetto con radici (vetri e prismi) più francesi che tedesche. Esteticamente di design superlativo, impugnabilità particolare, molto italico in in termini di creatività stilistica conseguente con la rastremazione (unica) delle casse primi sotto-oculari.
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Ciao, metto un paio di foto con apertura ad una distanza interpupillare a 70mm del Mega affiancato al BBT Milli 8x30 (quello cosiddetto "Del Papa" che in dimensioni, apertura, impugnabilità, è del tutto confrontabile con un classico 8x30) per far emergere la particolare geometria, completamente diversa, del progetto italiano.
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pietro pelletti1.
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Bellissimo il marmo sotto i binocoli, penso sia calacatta oro,confermi? . -
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Cavoli, che occhio Pietro! Esatto. Lo strato di jeans è per dare un minimo di ammortizzazione. Qui il Mega (aperto a 70 si veda il punto rosso) è affiancato allo Zeiss Oberchoken 10X50 (non aperto a 70).
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E un'immagine che permette di valutarne appieno le contenutissime dimensioni. Apertura a 70mm.
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andrea vagni.
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Ammazza pietro! Sei pure "marmologo"? . -
pietro pelletti2.
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Per forza, sono più di trenta anni che lavoro il marmo...
Le Apuane come sai sono ricche di marmo, soprattutto i bianchi[statuari, arabescati, calacatta, ecc.] ma anche il cipollino
e pietra del cardoso.
Il calacatta oro penso sia estratto nel versante garfagnino delle apuane.. -
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Torniamo in tema, oggi mi è arrivato il San Giorgio Mega, appena saranno disponibili posterò le foto, così come creerò la fotogallery di tutti i vari passaggi dello smontaggio e pulizia. Per ora vi dico che sono rimasto colpito dalla compattezza e dalla percezione di solidità, dentro è piuttosto sporco, ma nonostante tutto ancora piacevole da usare! Non vedo l'ora di mettermici dietro, già mi pregusto il risultato finale! Credo che il distacco sarà terribile!!
Edited by Daniele Ricci Mingani - 16/12/2014, 00:11. -
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Ottimo! Attendo foto. Vedrai, ti piacerà molto, ne sono sicuro. Il progetto del Mega è davvero unico. Un gioiello. Se lenti e prismi non presentano particolari problemi darà una visione fantastica. Solo un paio di domande per adesso: l'esemplare che hai per le mani ha il coating o è senza? e poi il numero di matricola? Queste foto (quelle diciamo proprio del pezzo, quindi su fondo bianco) e dati potranno interessare molto anche a Riccardo Balestrieri per una futura pubblicazione dell'esemplare sul suo sito.
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La matricola è 508694, con coating blu elettrico, realizzato con vapori di cobalto. Internamente presenta parecchia patina, è ancora perfettamente collimato e usabile, anche se compromesso. Unico difetto una leggera scheggiatura sul margine della prima lente oculare, le ghiere sotto i para oculari in plastica, portano i segni di un maldestro tentativo di smontaggio senza utensili appropriati
Appieno avrò tempo postero le foto.. -
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Grazie Daniele. 61 esemplari prima del mio. Certo che era proprio una produzione "massiva".
Quello di Bensi è 508984, il mio 508755 e il tuo 508694. Tra gli estremi dei pezzi ufficialmente censiti non si arriva nemmeno al centinaio tra gli estremi. Apetto foto. Ciao. -
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Il Mega della San Giorgio fa parte di quella ristrettissima scelta di strumenti che comprerei, e ricomprerei, a ripetizione. Meglio averne tre che solo uno. Meraviglioso. E' uno strumento magico. Piccolissimo, robustissimo e larghissimo. Un portento di progetto, a tuttoggi in superato. Qui qualche foto di Marco Bensi.
Si noti la barra, avvitata in più punti, del blocco del prisma. Inscollimabile! e quindi anche iper affidabile.
Il prisma anteriore
La diversa dimensione dei fori dei prismi
e un confronto dimensionale con il Sard
E poi dichiaro ufficialmente che, dopo prova, mi sono stati offerti ben più di 1.500,00€ per l'acquisto del mio pezzo (non rivelerò mai il potenziale compratore ne la cifra esatta) + un binocolo di assoluto pregio e di mio sicuro interesse (di nazionalità francese...) ma, ringraziando, ho detto di no.
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