Evoluzione del Trattamento Antiriflesso sulle lenti

Dagli Anni Trenta alla nostra epoca.

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    atomix58

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    Pare che l'uranio fosse di uso comune anche nella composiziine del vetro, vi rimando alla lettura di alcuni testi reperiti in rete:
    www.nadir.it/pandora/OTTICHE_RADIOATTIVE/default.html





    [URL=http://it.wikipedia.org/wiki/Vetro_all'uranio]http://it.wikipedia.org/wiki/Vetro_all'uranio
     
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    CITAZIONE (Marco Ghirardi @ 27/12/2014, 19:22) 
    Nel 1972 l’Asahi Pentax compie un altro passo avanti perché acquista da una società
    americana, la tecnologia per l’applicazione dell’antiriflesso nella produzione di serie. Tale
    tecnologia, di derivazione militare, mantiene l’eredità radioattiva dello strato micronizzato
    antiriflesso. L’Asashi consigliava di non tenere addosso per lungo tempo la macchina
    fotografica con l’SMC Takumar 50/1.4 – Uranio nello strato antiriflesso dell’ultima lente - e
    di togliere prima possibile la pellicola dalla macchina.

    (IMG:https://i.imgur.com/Yb2pF9d.jpg)

    Due scuole a confronto:
    ecco (a dx) il famigerato Pentax Super Takumar 1,4/50 radioattivo (seconda versione a 7 lenti; la prima a 8 lenti non era radioattiva)
    insieme al Leitz Summilux-M 1,4/50 (a sx)

    taklei
    hosting immagini

    notare il fantastico trattamento con riflessi dorati

    tak
    free image hosting

    Ho misurato personalmente il Super Takumar con un intensimetro militare ed, effettivamente, una (leggera) emissione c'è... :woot:
    ...ma, anche toccandolo a lungo, non sono diventato verde :sick:
     
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16 replies since 27/12/2014, 19:22   1583 views
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