Passione binocoli

Posts written by Marco Ghirardi

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    Grazie Ottaviano,
    Grazie Francesco,
    e Grazie a Codarossa per le belle parole.
    Certo che il mio scritto/ post di attacco del thread è molto “tirato e sopra le righe (volutamente, anche un po’ per scherzo, con l’uso della parola “anteprima mondiale” (forse sono stato preso un po’ troppo sul serio), ma l’ho composto così apposta in maniera “proclama-edittale” per la felicità, che si vorrebbe condividere con voi, di parlarne.
    I pezzi che hai segnato tu tipo l’SRPI (un piazzato) il super WX ( direi praticamente da semi piazzare per essere goduto davvero appieno, e il Supreme, l’unico tra quelli da te citati realmente portatile con facilità come appunto l’Astropan, è correttissimo. Quando si avrà tempo e voglia si farà una scaletta su questo unico parametro prestativo).
    In aggiunta devo fare una correzione rettifica a quanto da me sopra scritto, dato che ho assegnato all’Astropan mezzo chilo di peso inesistente in più. E’ corretto il dato riportato da Fera. Il mio errore deriva dal fatto che ho scambiato il peso del collo di spedizione arrivatomi con quello dello strumento (peso effettivo di poco superiore al chilo).
    Comunque, uso questo strumento ormai da anni e in tutto questo tempo ho avuto modo di verificarne in maniera costante e non fugace, nelle più disparate situazioni osservative, le reali prestazioni.
    Anche se da sempre apprezzo le visioni grandangolari non mi è mai interessato, ne ho mai asserito che ad esempio il MIRAPAN fosse superiore ad esempio al MIRALUX perché rispetto a questo enormemente più ampio, anzi. Sicuramente, come anticipato da Fera, non sono stato ben compreso.
    In un’ipotesi di confronto e scelta definitiva (personale) e necessitata tra i due progetti, come tempo fa scrissi su questo forum, ho preferito (e preferisco) il secondo, nonostante fornisca circa 40metri lineari di campo in meno, quindi non solo qualche metro in meno.
    Lo stessa la scrissi per due 10X, nella fattispecie lo Zeiss 10x50 Oberkochen (130m) Vs il Leitz Camparit (120m), ove preferendo ampiamente il secondo, cedetti poi il primo (l’unico binocolo che ho mai venduto).
    In questo caso si, è lecito parlare di pochi metri.
    Ma in potenza 10X, da 120m Leitz/ a 130m del BBT Milli 10x50 …ai 155m dell’Astropan, stiamo parlando di differenze di decine di metri, e la differenza si nota, eccome.
    Infine, nonostante un campo così vasto lo HUET mi risulta superiore ad entrambi, ad esempio fornisce paradossalmente un’immagine più piana del tedesco e molto simile a quella del BBT, nonostante i 25m superiori. E’ parere condiviso con Ottaviano che proprio sull’Astropan l’oculare da 88° fornisce le massime prestazioni (anche grazie ai 10X vs 8X di Mirapan e SGO).
    Per me è sempre stata una questione di armonia prestazionale, di comfort osservativo, di prestazione globale ai miei occhi e al mio cervello. Del resto uno dei binocoli che apprezzo maggiormente, il mio primo in termini di preferenza personale, la mia pietra angolare, è il Leitz 7X50 Marseptit, che fornisce solo 130 banali metri di campo, ma che è l’esatto opposto di un’ottica banale e di bassa qualità, come è ampiamente risaputo.
    Uso e provo binocoli di qualità da ormai trentacinque anni. Qualche idea me la sono anche fatta (idea sempre molto libera, a prescindere da chi ha prodotto lo strumento, ovvero non succube del Marchio).
    Un Leitz non è bello perché è un Leitz. Vi sono a mio personalissimo parere progetti che non passano il mio gradimento, siano essi Leitz, Huet, BBT Krauss o Zeiss.
    Comunque. Nel campo dei 10X ho sempre voluto (e mai avuto, fino all’Astropan) avere un taglio tipo 10X30/10X35 proprio perché (mediamente) forniscono più campo di un classico 10X40/50 (mediamente. Infatti BBT Milli e Leitz Camparit danno prestazioni, anche in termini di campo, superiori alla media ).
    @Francesco
    L’E2 10x35 di Nikon infatti era nelle mie mire, al primo posto, prima di scoprire questo progetto davvero unico e ho avuto modo di metterli di fianco. Il Nikon è davvero bellissimo, uno dei 10 più belli in assoluto e di mio gradimento, ma l’Astropan è oggettivamente un’altra cosa.
    Restando solo nen termini di campo lineare, vi assicuro che guardare prima nel Leitz (che ricordo essere il grandangolo secondo la casa tedesca, e che fornisce lo stesso campo dell’E2) e poi nell’Astropan, fa apparire il primo, a sensazione, quasi come un non grandangolo.
    Ho trattenuto il dettaglio di acquisto. Da quella data confronto l'Astropan, oltre che con quelli che possiedo, con tutti i 10x che mi passano per le mani. Mi manca però ancora il Supreme di zio Carlo...

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  2. .
    Come pura info i comandanti non facevano i chilometri per i monti.
    I pezzi da te citati venivano usati normalmente da plancia.
    Dato che l'hai scritto due volte, il modello/gamma Nikon citato è il "WX" e non l'XW. Ti prego a tuo vantaggio di prenderne buona nota.
    La ragazzina seduta sul prato, mi immagino abbia (ovviamente) resistito (essendo normo dotata), per pure esigenze fotografiche e a scopo pubblicitario per dimostrare, a chi ci vuole credere, che lo strumento è usabile (tranquillamente anche a mano libera, persino da una ragazzina. Comunicazione perfetta per una tribù di ignoranti, nel senso letterale del termine.
    Vorrei vedere la stessa ragazzina come sarebbe ridotta dopo una passeggiata di solo qualche centinaio di metri con il WX al collo. Sono certo che lo butterebbe nel primo stagno...odiandolo.
    In effetti tale immagine, oltre ad altre da te pubblicate nel tuo brillante post "ENERGUMENI" , se non mi sbaglio devrebbe essere, a ricordo, un'immagine pubblicata proprio sul sito ufficiale Nital/Nikon.
    Oltre a fare delle futili polemiche, su chi ce l'ha più lungo, ti ricordo, e non lo farò più, che continui a non rispondere (scortesemente) alle domande a te poste.
    Comunque, se vuoi aver ragione, te la regalo.
    A me di queste cose, e del parlare con te, non mi importa. Scrivi pure quello che vuoi, se ti diverti, contento te, per me va bene.
  3. .
    Ottaviano sei un Mago Vero.
    Hai fatto un super gran lavoro. Davvero un bellissimo risultato.

    @ Giovanni.
    Globalmente, come prestazione globale, ti direi si. Ovviamente mi tengo nel campo dei 10X portatili, mentre il WX, è difatti un binocolo da usare come piazzato, su cavalletto.
    2.5kg di strumento non si brandeggiano che per qualche secondo, e certo non si tengono al collo, a meno di essere dotati di fisico superiore alla prestazione media umana.
    A mio parere la prestazione dell'oggetto va intesa anche in termini di completa e reale usabilità, ma Ottaviano ha già risposto sopra, molto meglio di come saprei fare io.
    Comunque non hai risposto alle semplici domande che ti ho fatto.
  4. .
    Scusa, a detta di chi.., ovvero chi è la tua fonte?

    Ma tu hai mai provato l'Astropan? e se si, in che condizioni era, dopo sessant'anni? Lo possiedi?

    Non metto in dubbio ovviamente che il WX sia un binocolo ultra prestazionale, e ci mancherebbe.

    Ma qui ballano 60anni di distanza su chi (per primo) ha raggiunto tali prestazioni, ...oh no?
    Conseguentemente, è lo Huet che a mio parere letteralmente polverizza i "proclama pubblicitari " della Nikon che dicono di essere i primi..., oh no??

    Poi, molto tranquillamente, uno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe altro.
    Ma ti assicuro che, anche per me, il WX, è molto meglio di solo un bel binocolo.

    Dal lato collezionistico e di rarità dell'oggetto, è aspetto per me totalmente irrilevante. Non mi è mai interessato.
    Sarebbe invece molto meglio che questi pezzi fossero ampiamente diffusi per far felici gli appassionati di visioni fini.

    Da ultimo una domanda:
    Giovanni, secondo te, meccanicamente, una BMW di alta gamma di 20 anni fa è meglio o peggio di una BMW di alta gamma di oggi? La risposta non è scontata, anzi, non lo è affatto, per tanti dimostrabili e desumibili motivi.

    Edil vetro ...ED, sono sicuro che lo sai benissimo, al tempo di costruzione dell'Astropan, era già noto da oltre 60 anni.
    I pezzi più APO che abbia mai visto, e provato, appartengono come periodo di produzione agli anni Cinquanta.
    Ma, in ottiche di altissimo pregio, anche degli anni Trenta, ho rilevato un bassissimo cromatismo. I vetri non avevano anti riflesso, ma erano realmente prodotti con impasti di vetro ottico a reale prestazione apocromatica.
    L' Astropan presenta un'aberrazione cromantica pari a quella dei Leitz P1 del periodo, quindi tendente a zero.
    La mano che tiene lo strumento postata più sopra è la mia. Un caro saluto.
  5. .
    Scusami Giovanni, ma mi sembra decisamente azzardato da parte tua definirlo ... (solo) un bel binocolo.

    L'unico confrontabile (solo quasi direi, e solo per alcuni aspetti, con questo Huet) è il recente Nikon WX che, solo dopo sessant'anni, ci propone la stessa ampiezza di campo ma con un peso di oltre un kg superiore (2.5 vs 1.5).

    Per il prezzo poi del Nikon, si commenta da solo.
    Ora non ricordo la produzione prevista per il WX ma mi sembra solo poche decine o centinaia, secondo la singola versione.

    Ad oggi, in Italia, che mi risulti sono presenti solo 3 Astropan (uno in arrivo da Israele, via UK), in Francia sono presenti 2 pezzi, sicuramente e uno è stato venduto anni fa in Irlanda. Altri non ne conosco. Se hai o si hanno informazioni su altri esemplari sarebbe importante segnalarli qui. Grazie


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    Scheda_WX
    wx_list

    Edited by Marco Ghirardi - 2/12/2019, 06:38
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    P1010025

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    Ciao a tutti.

    In prima mondiale su un forum, qui verranno apposte informazioni e immagini di un incredibile progetto della Huet, talmente raro da essere ai quasi tutti, compresi i grandi nomi della Storia dell'Ottica Binoculare, del tutto sconosciuto.

    Le prestazioni fornite da questo strumento sono del tutto superiori a quanto fino ad oggi noto.

    E' uno Huet, e il suo nome è ASTROPAN.

    P1010020
    P1010023
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    Alpini, in questo caso non mi trovo concorde su quanto asserisci a propostito delle lenti oculari concave.
    Di Milli 312.20 ne posseggo tre esemplari: un Tipo A, un B, e un C.
    Ti assicuro che solo la versione A dispone di lenti concave, mentre la B e la C sono assoutamente piane, come la vesione D di Michele Culatti Zilli.
    Anche Ottaviano può confermare, dato che possiede un versione A, e ha visto il mio C, a lente piana.

    Per il binocolo coloniale ti tingrazio della notizia ma sai, su questo binocolo se ne sono sentite e dette di tutti i colori.

    Chi pensa/pensava fosse una versione da signora, chi per le forze di terra alpine, chi per un pezzo da parata, chi in normale dotazione alla Gendarmeria, insomma, di tutto un pò.

    Ad oggi ritengo invece che sia esistito una versione specifica per signora, ma non penso sia la mia. In questo caso, gli oculari dovrebbero essere neri. Sul fatto che poi, come dici, sia un ottica molto fresca, te lo confermo appieno. Lo uso solo d'estata durante i grandi caldi, ma non tanto per il rivestimento bianco quanto per i paraoculari, che sono metallici, e sono di un'incredibile freschezza in appoggio. Per quanto riguarda l'esemplare di mia proprietà sono piuttosto propenso a ritenere che fosse un pezzo in uso alla Gendarmerie Nationale.

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  9. .
    Penso che Alpini abbia ragione. Daltronde è la spiegazione più logica di questa incongruenza nelle matricole.

    Grisuele, bellissimo. La Type A è la più bella e le lenti concave agli oculari le ha solo questa serie di Milli 8x30.
    Bello, relativamente compatto, molto solido in questa versione. Metallico. Davvero un gran pezzo. Meritatissimi complimenti per l'acquisto. L'altro tipo A presentato sopra è di Ottaviano. Chiaramente dopo la "Zero" è una delle più rare.
    Comunque il tuo esemplare (presumo) sia stato prodotto tra i primi anni del dopo guerra e i primi Cinquanta.

    Con l'occasione posto anche il mio Type A bianco, così lo integriamo nel thread dedicato al 312.20.
    Lenti oculari concave.

    Aggiungo un dettaglio: tra il Type 0 e il Type A, come differenza, si nota una maggiore estensione della zona zigrinata sugli oculari sul tipo Zero. Sono infatti anche di forma esteriore e dimensionamento differente rispetto a quelli di tipo A.

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  10. .
    Mi unisco a chi mi precede nei ringraziamenti e nei sinceri complimenti su questo nuovo interessantissimo contributo portato da Belestrieri sulla storia della San Giorgio.
    Davvero grazie.

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  11. .
    Come non concordare con Ottaviano. Ha perfettamente espresso, a mio personale parere, la "mia" preferenza nella qualità ottica estrema.
    Per Megalodonte: concordo... sulla Luna dobbiamo ancora andarci.
    E da un certo punto di vista mi appaga di più guardare il nostro satellite senza (ancora) alcuna ...bandierina.
    Sempre pronto a ricredermi, ma personalmente ritengo che le missioni Apollo siano state dettate da ben altro che pura ricerca scientifica. Ma questo è altro argomento...
    Per il russo, non l'ho mai provato. Ne conosco l'esistenza, so essere molto cercato, ma alla fine, proprio per le geometriche "un pò starate" non mi ha mai intrigato del tutto.
  12. .
    Tra i tre, assolutamente questo.

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  13. .
    Corretto. Esistono due versioni Camparit, come di quasi tutti i P1 Leitz.
    Una da 7.3° (la prima) e la successiva da 6.9° (solitamente da matricola ...53-54.
    Sono facilmente distinguibili anche dalle grafiche utikuzzate su i piattelli copriprisma.
    In testa tread, le prime foto, presentano la prima versione.
    Si nota la grafica più grande dei caratteri (e il tipo di rivestimento, in foglio, che non sfoglia).
    Se confrontate queste con le foto successive che trovate scorrendo la pagina vedete ad esempio il mio (quello catramato) e anche altri. Le scritte sono molto più piccole, e nella seconda il rivestimento appunto tende a frantumarsi.
    La prima versione è più rara della seconda. Otticamente ritengo che difatti siano del tutto confrontabili, fose più composto al bordo la seconda per il minore campo.
    Ciao
  14. .
    Super pezzo e super raro, uno degli Huet a grande campo (155m/1000) più affascinanti in assoluto.
    Penso sia ad oggi forse l'unico esemplare presente in Italia. Inoltre il pezzo di Megalodonte si prensenta esternamente in eccellenti condizioni, il migliore che abbia mai visto. Veri complimenti

    Unisco ancora un paio di foto del "gemello diverso" in versione BBT Krauss, il Milli 8X40 (154/1000m).
    L'ultima foto non è un mio esemplare: questo pezzo appartiene ad un collezionista francese.

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  15. .
    Ciao Sergio! Qunato tempo... Come stai? Spero tutto bene.

    Visto che citi il Rollei posto qualche foto di questo curioso e al tempo costosissimo progetto.
    La prima volta che lo vidi e provai in fiera a Milano mi stupì la modalità espositiva scelta dal costruttore. Il binocolo era messo in una cassa cubica di plexiglass di circa 50/60cm di lato piena d'acqua. Lo strumento era lasciato sul fondo e...attaccato ad una sorta di catena di plastica, quindi totalmente immerso. Per la prova, il gentile operatore lo estraeva, lo ascugava alla bellemeglio e te lo porgeva.
    Se non ricordo male è a fuoco fisso. Al tempo lo trovavo molto "stiloso".
    Come ultima nota è stato uno dei pochissimi strumenti binoculari ad avere pure una promozione pubblicitaria con azione di "product placement" ovvero il fatto di far comparire il binocolo in alcune scene di un film (dietro pagamento della Rollei, s'intende). Il film era Stargate (1994) e questo era il binocolo del comandante della missione che viene inquadrato diverse volte in alcune scene.

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895 replies since 24/10/2014
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