Passione binocoli

Posts written by stelug

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    CITAZIONE (Marco Ghirardi @ 20/5/2017, 10:45) 
    Evidente in quest'immagine di uno Sportlux 8X32 (che possiede comumque una bell'ottica e un bel campo) l'utilizzo di una cassa di tipo Tiranty. Ciao

    ciao perdona l'ignoranza ma da profano in materia mi ha incuriosito la nita sulla scarsa qualità delle casse Tiranty. A me sembra lo chassis dei piu diffusi binocoli porro. Potete spiegarmi
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    Grazie per gli apprezzamenti Fraunhofer. In realtà tutto ciò che appartiene a quell'epoca per me ha fascino perchè è stata l'ultima stagione in cui ingegno umano e progettazione al computer si fondevano perfettamente. A tutto vantaggio dell'utente. Un baluardo prima della cessione delle armi alla logica della razionalizzazione estrema. Con questo non voglio dire che i prodotti di oggi siano scadenti anzi, dal punto di vista della funzionalità e dell'efficienza battono mille volte quelli vintage. Il problema è mio: con la presbiopia avanzata dell'età in questi di oggi non riesco più a vedere l'anima. si nasconderà alla mia visuale limitata?
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    l'acquisto è stato d'impulso: basato più sulle condizioni estetiche che su una scelta razionale. Però non sono pentito. Anzi. Il pezzo è fine anni 70, moderatamente impermeabile (splash-proof l,o ha definito la casa) ma non meritata di restare ancora troppo lungo in un cassetto. é collimato e apparentemente privo di funghi o deterioramenti. con una certa dominante giallina che fa parte del fascino d'antan. Leggerissimo averlo al collo è ancora un piacere, Qualcuno ha informazioni più dettagliate su questa produzione?
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    Un doveroso aggiornamento su una figura barbina, per fortuna rappresentata solo a metà. .
    Dunque la settimana scorsa in un accesso di pentimento tardivo sono andato a riprendermi l Nv e il pentimento è diventata costernazione assoluta alla luce (anzi al buio) di un nuovo test/panchina balcone.
    Anche se con orari cambiati ( i giorni si accorciano a vista d'occhio) il modesto Meopro 8x32 mi aveva permesso di distinguere le assi fino alle 19,27, il Noctivid pur perdendo di definizione progressivamente era arrivato alla soglia delle 19,34. L'Ultravid Plus aveva sfondato le 19,40 permettendomi ancora di individuare ben distintamente le linee di separazione fra gli 8 i listelli che compongono la spalliera.
    Ora 6 minuti sono un lampo nella vita umana, ma rappresentano uno iato insuperabile a caccia. La differenza fra tornare a casa a mani vuote o con il trofeo.
    Immaginate con quale stato d'animo ho scritto una lettera alla Leica-Forest denunciando il problema e devo dire che sono restato più che positivamente colpito dal fatto di essere stato immediatamente contattato al telefono con l'offerta di ritirare il binocolo a casa mia e provvedere immediatamente alla verifica e sostituzione. Purtroppo, ma per fortuna almeno per la mia autostima, a seguito di un infausto evento familiare, sono stato costretto a rinviare la consegna dell' Noctivid così l'altro ieri sono tornato ad affacciarmi al solito balcone per scoprire che....estraendolo dalla custodia avevo sollevato e spostato la ghiera della diottra (cosa che avviene più facilmente su questo modello che sull' Uv). Rifocheggiato l' NV è stata tutt'altra storia.
    Meccanica: quella dell'Nv a me, che sono un anacoluto in materia, sembra perfetta, non avverto nessun gioco mentre sull'Uv era presente un mini click alla ghiera che però, a onore del vero, direi che è scomparso (forse con i caldi estivi?).
    Campo e controluce: qui l'NV primeggia veramente, sembra di essere immersi nello spazio inquadrato. So che altri non hanno provato lo stesso effetto e ammetto di non aver mai guardato (se non a caccia con tutt'altre intenzioni) in un SW, ma a me fa un gran bel vedere, mi sembra di poter toccare con mano alberi e cespugli.
    Ultimo minuto: la differenza non è abissale, l'UV+ sembra addirittura un pelino più inciso ma alla fine l'NV mi ha regalato qualcosa come due minuti in più sulla famigerata spalliera a listelli, listelli che ancora vedevo quando il fratello più "anziano" era andato a nanna.
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    ai cacciatori americani onsegnano a sostenere i il binocolo solo con i palmi delle mani e usare pollice e indice in aggancio zigomi e tempie. mentre gomiti e avambracci si chiudono sullo sterno. Una posa un po'da Nosferatu ma qualcosa dovrebbe fate per stabilizzare in mancanza di altri appoggi
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    sarebbe molto interessante un mini tutorial sulle impugnature corrette ed adatte alle diverse osservazioni. sempreche'non si violi qualche segreto militare :)
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    mi sento onorato, grazie :D
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    Ieri altro test all'amatriciana dal balcone di casa mia. Nel parco sottostante ho individuato una panchina di legno abbandonata da anni con i listelli ormai tornati al colore grigio verde naturale del legno non trattato e maculati dal muschio. Se ne scorge solo una porzione dello schienale che resta scoperta fra i cespugli e gli alberi soprastanti pertanto l'occhio, e la mente, non sono indotti a ricomporne la sagoma a memoria. Il tutto a circa 140 metri da me. mi è sembrata una condizione ideale per replicare il tentativo di individuare un animale ben mimetizzato nel sottobosco. Così ho radunato i binocoli in giro per casa. I due 7x hanno proseguito onorevolmente fino alle 19,50 quando con entrambi non ho più potuto contare i listelli dello schienale ed ho iniziato a scorgere appena una massa scura compatta presto indistinguibile dallo sfondo. Inaspettatamente il Meopro 8x32 ha continuato a farmi distinguere le assi per buoni altri 6 minuti (a caccia un'eternita' anche se a quel punto quasi certamente io non avrei più tirato in quanto il recupero non è garantito. Ma almeno lo hai visto, sai che c'è e che tornerà). Infine il noctivid pur perdendo di definizione progressivamente è stato l'unico a superare le 20, senza luci né luna:parco buio ma asdi ancora distinguibili. Purtroppo non possiedo un 10 x perché mi sarebbe piaciuto valutare se i maggiori ingrandimenti consentono, anche a fronte di una pupilla di uscita ridotta, di cogliere particolari così labili. Beh spero di non avervi annoiato anche perché queste prove sono irrisorie rispetto a quelle condotte nei forum specialistici come questo. A me serve solo rendermi conto della funzionalità rispetto alle mie esigenze e non ho alcuna pretesa di emettere giudizi di qualità.
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    X carlo moderatore, tornando all' origine del topic fra quelli da te segnalati mi attrae
    CITAZIONE
    Hensoldt ( zeiss grupe) 7x50 FERO D 17 questo è il corrispondente del maestoso Zeiss 7x50 BGA T ED E' L'UNICO MILITARE CON VISIONE NEUTRA, NON AMBRATA

    Ma dove lo trovo con ragionevoli granzie sulla qualità? Oppure c'è qualcuno sul forum che ne vende uno in ottime condizioni?
    Disposto anche a una permuta parziale con il meoptino intonso.
    E potete dirmi il peso su che ordine è? In vendita ho visto molti 8x30 con un peso che si attesta sui 650 gr, che sarebbe l'ideale. Perderei molto in visione crepuscolare? Lo chiedo perchè dei porro ho poca esperienza anche se ho letto che hanno una trasmissione della luce eccellente, superiore ai tetto. In effetti il primo al quale avevo pensato era proprio lo swarovsky 8x30 che però non si trova gommato, anzi non si trova punto

    Edited by stelug - 14/9/2018, 12:43
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    confesso di non aver mai guardato in uno stabilizzato. Per quanto riguarda il lungo è sempre con me in auto. Ma dietro me lo porto solo in situazioni particolari. é uno strumento indispensabile per chi pratica caccia sulle Alpi dove per arrivare a tiro di un animale che dista magari poche centinaia di metri si devono affrontare dislivelli assurdi, col risultato di scoprire poi magari che non è un animale prelevabile. In italia centrale, fra i 200 e i 900 metri di altitudine, si usa per i censimenti, se si cerca un capo particolare o in certi periodi , ma in genere serve di più il binocolo senza troppi ingrandimenti (8x è l'ideale a detta di tutti) che permette di osservare comportamenti e atteggiamenti che forniscono un indizio dell'età, per esempio, spesso più affidabile dei particolari fisici. Inoltre a meno di non trascinarsi dietro un tubo di stufa il lungo si oscura assai presto.
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    Quanto alla prova del noctivid non ho la pretesa di offrire una valutazione comptente, non sarei in grado, ma condivido le mie semplici impressioni dopo ore di uso sul campo. Dunque la prima reazione quando l'ho tirato fuori dalla custodia a pettorina con spallacci con la quale avevo sostituito l' astuccio originale, carino ma assai poco protettivo, è stata: "ma chi me lo fa fare"?
    Sarebbe assurdo attribuire la sensazione di maggiore instabilità e minor maneggevolezza a circa un cm di lunghezza e 60 grammi di peso in più (queste su carta le differenze con l'ultravid ) ma è proprio quello che ho provato.
    Sbinocolando a mano libera (una mano, pochè l'altra reggeva treppiedi, sgabello, e tutto quanto non entra nello zaino)ho notato poi una bella sfocatura da tremolio...muscolare. E probabilmente era così perchè erano venuti meno i cinematismi acquisiti con l'abitudine all' uso dell' ultravid. Inoltre, tardo pomeriggio con cielo coperto, ma ancora assai luminoso, sulle prime ho sofferto di una sorta di abbaglio. Per abitudine quando sparo porto occhiali a goccia fotocromatici perchè capita, e mi è capitato, che fra vampata, spostamento d'aria, vento contrario (benedetto!) negli occhi finisca di tutto. Le lenti tolgono qualcosa ma offrono uno scudo fisico importante, pertanto finchè la vista me lo pernette, cerco di tenerle su. Ieri non le avevo e le ho rimpiante perchè specie al tramonto con luce orizzontale facevo veramente fatica a tenere gli occhi aperti negli oculari. Insomma la prima impressione che ho avuto è stata quella che non avrei guadagnato un granchè visto che l'ultravid era comunque uno strumento più che efficace e adatto ai miei scopi. Debbo dire che tutto è cambiato quando il buio è calato su un cielo ancora interamente coperto. Anche con la poca luce residua i particolari nei campi, indistinguibili ad occhio nudo, risaltavano come stagliati dallo sfondo. Per dirla in una parola il noctivid sembrava essersi "acceso". Ora per quanto sprovveduto in materia so bene che il mio occhio di ulltra 65enne non potrà mai sfruttare appieno neppure una pupilla di uscita da 5 e che la luminosità di un' ottica è data in primo luogo dal rapporto fra diametro della lente frontale e il numero di ingrandimenti, quindi su carta due 8x42 con lenti e prismi della stessa qualità, dovrebbero rendere al buio allo stesso, modo ma a meno di un caso di plateale autosuggestione ritengo con con questo modello gli ingegneri e i fisici della Leica si siano inventati qualcosa di nuovo. Conclusione: me lo tengo.
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    Scusate, ho risposto da telefonino in autostrada e mi rendo conto di aver pasticciato un po'. Intendevo dire che se si guasta il telemetro mi resta almeno il binocolo finchè non riparo o lo ricompro il primo. Il punto è proprio questo, fra sveglie antelucane, ore di auto, arrivi a tentoni alle poste o sulle altane che ancora è buio, traino della preda su per scarpate e rocce se è andata bene, rientro a notte fatta una giornata una giornata in selezione è sempre un bello stress per noi e per l'attrezzatura , per questo almeno per me, è meglio eliminare più incognite, e fattori di rischio, possibili..
19 replies since 7/10/2012
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